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One day there will be lemons again

My mind goes back to the memories of places, feelings and sensations I used to have by the time spent with my grandfather, Leoniero. He has been a farmer and worker in the local Buitoni food factory, and spent all his life in the true belief of God and Nature. During the summer I used to maintain the garden with him. I was in charge of watering the plants, flowers and vegetables. He was proud of his lemon trees, shining bright yellow every summer. I have memory of the two of us sitting in the living room where I listened him reading out his journal, sharing with me his first young man experiences and choices. Sometimes, I saw him crying by thinking about those times. Now I understand that through that journal he was showing me his home, where he built himself as a man. In a page, he wrote:

“La vita è per me un miscuglio di gioie e dolori, di speranze e illusioni che l’uomo va vivendo nell’attimo di vita terrestre. Fino che si è giovani, si conoscono poco i dolori, forse perché non si dà ad essi il peso che veramente gli si dovrebbe dare. A volte però questi dolori sono di un peso grave e penoso e allora anche noi si pensa, si medita, cupi per cercare di poter trovare un rimedio a quanto ci affligge. Oggi 19 dicembre io mi trovo in questa condizione di cupi pensieri. Mi è stata data la cartolina precetto per la leva. Sapevo che mi doveva pure arrivare ma non conoscevo ancora l’effetto che essa avrebbe procurato in me. Mi salgono alla mente grandi e non facili interrogativi. Come farà mio padre senza il mio aiuto, come mi troverò io lontano da casa, dai consigli dei miei genitori, dal loro affetto, dal mio lavoro che tanto amo, lontano da quelle speranze dell’amore che mira il mio cuore. Troverò uguale, al mio ritorno, tutto ciò che io lascio con questo immane dolore?”

We both share the same land, but in different times.

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